Il costo del carrello si fa sempre più pesante

Le materie prime sono aumentate, il costo dell’energia anche, e gli effetti si vedono subito sul carrello della spesa che, tra qualche mese, potrebbe avere un’impennata ancora maggiore. A farne le spese, come sempre, sono i consumatori saranno in difficoltà anche per acquistare beni di prima necessità. Un esempio: il pane e la pasta hanno avuto un’impennata del 50%; ma anche biscotti e latte costano di più. La catena della grande distribuzione, per il momento, sta cercando di contenere gli aumenti ma la stangata è in dirittura d’arrivo. La Federdistribuzione parla di “prezzi impazziti” e teme che la pasta, aumentata a 1.30 euro al kg contro 1.10 di prima, tra qualche mese costerà 1.70 euro al kg.