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“L’infermiere torna a scuola”

Prevenzione ed educazione sanitaria: OPI brindisi lancia il progetto formativo “L’infermiere torna a scuola”

L’Istituto “E. Majorana” di Brindisi ha accolto l’appello dell’ordine degli infermieri per realizzare un progetto innovativo

 

Il Covid-19 ha reso evidente la necessità di un ripensamento del sistema sanitario ed un potenziamento della medicina territoriale. Mai come in questo periodo, nel quale la pandemia ha modificato la nostra quotidianità, si è reso necessario che, al fianco del personale docente, vi siano professionisti capaci di orientare e guidare a livello sanitario i comportamenti e le azioni capaci di salvaguardare la salute ed il benessere dei giovani e non solo.

“La presenza di un infermiere dedicato agli istituti scolastici, da tempo proposta e programmata anche da alcuni atti normativi, ha ispirato il progetto che abbiamo avviato – dichiara Antonio Scarpa, Presidente dell’Ordine degli Infermieri di Brindisi – il quale potrebbe rivelarsi un valore aggiunto nel processo di de-ospedalizzazione delle cronicità e delle fragilità, migliorandone gli esiti di salute a medio e lungo termine e, di fatto, contribuendo a migliorare l’appropriatezza dell’allocazione delle risorse economiche del sistema salute, oltre a rafforzare l’applicazione di misure di prevenzione e contenimento, non solo del Covid ma, più in generale, delle patologie presenti nella comunità”.

“È il momento di una rivoluzione copernicana della sanità, come in tanti l’hanno definita – prosegue Scarpa, che è anche componente della Commissione Centrale Fnopi – e noi da qui ripartiamo, con la presenza dell’infermiere all’interno degli istituti scolastici, professionisti capaci di gestire il processo assistenziale e l’analisi dei bisogni di salute della comunità scolastica, a garanzia della continuità assistenziale, della promozione della salute e del benessere degli studenti, con un primo inserimento di quello che sarà nel tessuto sociale e sanitario futuro il ruolo dell’infermiere di famiglia, che andrà a delinearsi nei nuovi modelli organizzativi della riforma sanitaria in atto”.

Il progetto nasce dall’idea della Consulta OPI Giovani e scritto a più mani, frutto della caparbietà e della voglia di riscatto che i giovani professionisti nutrono nei confronti della società. La formazione sarà erogata (in questa fase iniziale, avviata già lo scorso 12 febbraio) a due classi di studenti, con un calendario serrato di otto appuntamenti fino ad aprile, trattando svariati temi, dal primo soccorso agli stili di vita sani, passando per le dipendenze (in particolare droga, alcol, tabagismo e ludopatia) e la prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili. Ovviamente gli incontri si terranno nel rispetto dei protocolli anti-Covid, perché tutti i ragazzi possano restare tra i banchi in un ambiente sicuro e protetto.

“Il nostro è un ulteriore passo – conclude Scarpa – in un percorso già intrapreso per avvicinare la popolazione a tutte le sfaccettature della professione infermieristica. Gli infermieri affiancheranno gli studenti non solo con il fine indispensabile di tutelare della salute, ma con il più ampio obiettivo di divenire punto di riferimento per gli stessi, grazie alla collaborazione dell’istituzione scolastica, che ringraziamo per aver accolto il nostro input, per operare azioni di prevenzione, sensibilizzazione alle sane abitudini ed agli stili di vita sani, promuovendo la cultura della salute e favorendo lo sviluppo della responsabilità civica delle future generazioni, nel tutelare la propria salute e quella collettiva, auspicando, in un futuro non troppo prossimo, che possa essere istituito l’infermiere scolastico ad ogni livello, come avveniva in passato”.

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