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Stipendi dei sindaci: a Mesagne la stessa paga di Torre e Cisternino, quasi come Torchiarolo

Dal 2024 è entrata in vigore la nuova normativa che prevede gli aumenti delle paghe. Il paradosso è che i centri con poco meno di 30mila abitanti sono stati equiparati a quelli con meno della metà della popolazione.

MESAGNE – Da gennaio 2024 aumentano le paghe per gli amministratori locali italiani: oltre ai sindaci anche vice sindaci, assessori, presidenti dei Consigli comunali e consiglieri. Secondo la legge di bilancio 2022, varata a fine 2021, la somma percepita dipende dalla popolazione residente in ogni singolo Comune, anche se i paradossi pre-esistenti sono stati confermati.

Nello specifico, gli amministratori dei Comuni con poco più di 10mila abitanti percepiscono gli stessi soldi di quelli con poco meno di 30mila. Insomma, un range piuttosto ampio.

Il caso più trasparente è quello di Mesagne, che con i suoi 26.179 residenti è equiparata a centri più piccoli, che talvolta presentano anche meno della metà della sua popolazione. E così il primo cittadino Toni Matarrelli ora percepirà 4.140 euro lordi al mese, esattamente come i sindaci di Torre Santa Susanna (10.138 abitanti), Cisternino (11.159), San Pietro Vernotico (13.028), Latiano (13.589), Oria (14.530), Carovigno (16.964) e dei più grandi San Vito dei Normanni (18.112) e Ceglie Messapica (18.701). Tutti questi amministratori beneficeranno di un aumento pari al 30 percento rispetto a tre anni fa.

In teoria va meglio ai centri più piccoli: secondo la recente normativa il sindaco di Torchiarolo, paese con poco più di 5mila abitanti, riceverà 4.002 euro lordi al mese. Circa 100 euro in meno rispetto a quello di Mesagne, che però deve far fronte a 20mila abitanti in più. Lo stesso discorso vale anche per San Michele Salentino, Cellino San Marco, San Donaci, Erchie, Villa Castelli e San Pancrazio Salentino. Qui i primi cittadini registreranno un incremento economico del 29 percento.

Nel territorio, chiaramente, la paga più alta è riservata a Giuseppe Marchionna. Il sindaco di Brindisi, che conta circa 83mila residenti, percepirà 9.960 euro lordi al mese con un aumento del 70 percento rispetto a quanto spettante al predecessore Riccardo Rossi. Qualche scalino più in giù del capoluogo ci sono Fasano, Francavilla Fontana e Ostuni, che superano i 30mila residenti: i rispettivi sindaci Zaccaria, Denuzzo e Pomes da adesso riceveranno 4.830 euro lordi al mese, con un aumento del 35 percento rispetto al 2021. Altro paradosso: qualora nella provincia ci fossero stati dei Comuni con poco meno di 50mila residenti, i primi cittadini avrebbero percepito gli stessi soldi dei tre centri brindisini appena citati.

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