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Arneo, la giornata della vergogna in Consiglio Regionale (VIDEO)

 

Un’aula blindata, con circa 30 Agenti tra DIGOS, Anticrimine e Carabinieri a controllare “a vista” i cittadini-agricoltori, è stata ieri lo scenario di quella che i manifestanti non hanno esitato a definire “la giornata più buia della Democrazia in uno Stato di Diritto” in Puglia. Il Consiglio Regionale di Bari, dove era in discussione (o dove si attendeva una discussione) l’annosa e drammatica questione del tributo 630 imposto dai Consorzi di Bonifica, si è trasformato nell’ennesimo capitolo di scontro tra la Giunta di Centrosinistra e i 280.000 agricoltori e liberi cittadini (stima riportata dalla stampa) che si sentono vittime di un’ingiustizia fiscale.

Il “sorriso” e la contestazione all’Assessore Amati

L’episodio che ha scatenato la maggiore indignazione tra i manifestanti è stato il comportamento dell’Assessore regionale, Fabiano Amati. Secondo quanto riportato dagli agricoltori, l’Assessore avrebbe manifestato un’ostentata indifferenza, addirittura “sorridendo durante le proteste” dei coltivatori. Un gesto interpretato come “cinico e arrogante” che, unito all’atteggiamento del Presidente Emiliano, rafforzerebbe la percezione di un esecutivo che continua a calpestare la normativa regionale e costituzionale sulla pelle dei cittadini.

“Anziché risolvere, sospendere le estorsioni/tangenti del tributo 630 dei Consorzi di Bonifica, causati da loro stessi, sulla pelle dei Pugliesi Agricoltori e Liberi Cittadini, Emiliano e gli Amministratori del centrosinistra si girano dall’altra parte e cinicamente con arroganza continuano a calpestare la Legge,” si legge nella nota dei comitati.

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